venerdì 23 gennaio 2015

Recuperato un Andrea del Sarto trafugato

Il San Sebastiano originale firmato da Andrea del Sarto L‘esperto Claudio Strinati ha certificato l’autenticità della tela sequestrata a Gaggiolo. L’esame ai raggi X ha rivelato che sotto c’è un’opera che raffigura Sant’Agnese La firma, il sigillo di casa Medici con la ceralacca, lo stile manierista e i colori ben conservati. È un quadro di Andrea del Sarto originale, la tela sequestrata lo scorso settembre, alla dogana di Gaggiolo (Varese), dalla Guardia di Finanza: era all’interno un furgone guidato da un autotrasportatore lituano di 35 anni che stava entrando in Italia. L’uomo ha affermato di non avere nulla da dichiarare, ma in realtà, nel vano container, aveva una copia stupenda del San Sebastiano con le frecce del martirio del pittore (nato e morto a Firenze tra il 1486 e il 1530), databile probabilmente negli ultimi due anni di vita. Uno di quei quadri che, da anni, sono al centro di un giallo storico e investigativo. In giro ve ne sono diverse copie (vere e false), ma qual è l’originale più antico? Il tesoro perduto del Rinascimento è quasi certamente quello sequestrato a Gaggiolo. Quando fu trovato, gli investigatori notarono che si trattava di una copia «luminosa»: così perfetta, da sembrare vera. Un’opera dipinta dalla mano del maestro. Ora che il Nucleo tutela patrimonio della Guardia di Finanza, a Roma, lo ha fatto analizzare, il responso è arrivato: è autentico. È stato certificato dal critico d’arte Claudio Strinati, massimo esperto del pittore fiorentino. Non solo. Sarebbe la più antica di queste tele raffiguranti San Sebastiano, finora conosciute. I particolari su come si sia arrivati a questa convinzione scientifica e artistica saranno chiariti oggi, in una conferenza stampa al museo del Vittoriano a Roma, dove sarà esposto poiché è stato dichiarato un bene dello Stato italiano. Ma intanto si può anticipare che, da un esame ai raggi X, è emerso come anche sotto il San Sebastiano esista un’altra opera, poi coperta, una Sant’Agnese nella raffigurazione classica con il capretto. Andrea del Sarto autografò varie copie, come si usava all’epoca nelle botteghe d’arte. I quadri erano destinati alla Compagnia Fiorentina dedicata al santo (detta anche del Freccione) di cui entrò a far parte nel 1529. Un’altra tela di San Sebastiano di Del Sarto è stata ritrovata dalla Guardia di Finanza di Benevento nel 2011 ed è stata riconosciuta come autentica. A quanto si sa, una copia si trovava sull’altare maggiore della cappella della Compagnia a Firenze, ma già nel 700 finì nelle disponibilità di un privato. Qualche mese fa il pm Annalisa Palomba della Procura di Varese aveva chiesto il sequestro del quadro, che è stato poi affidato al nucleo speciale di Roma delle Fiamme Gialle. È un altro colpo della Guardia di Finanza in tema di recuperi artistici. La frontiera tra Italia e Svizzera è continuo passaggio di opere clandestine e i finanzieri, spesso, tra Gaggiolo e Chiasso, con grande intuito, individuano opere trafugate. Il primo indizio che potesse trattarsi di una tela originale lo avevano colto proprio i finanzieri, notando l’antico giglio fiorentino sul retro della tela. Vi era però della vernice umida sulla mano destra del santo, forse un maldestro restauro. Un intrigo artistico lungo due secoli. E ora risolto. 23 gennaio 2015 http://ow.ly/i/8mygH

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